GAM propone un percorso possibile dall'emergenza a scuole migliori.
Passato, presente e futuro. A scuola si insegna coi verbi in italiano oppure durante le ore di storia. Sono tre concetti che fanno parte dell’apprendimento e che aprono tutti la stessa porta: quella che si affaccia sul mondo di oggi. Per capirlo, per viverlo e per cambiarlo.
Distanziarsi quanto serve per riunirsi appena possibile
Un mondo che, adesso, impone regole a cui nessuno di noi era abituato. Un mondo che va studiato ed ecco perché la scuola è il posto più indicato per capirlo e adattarlo alla realtà che stiamo affrontando.
In autunno si ripartirà dopo mesi di didattica a distanza, di una scuola che non è stata scuola semplicemente perché non poteva insegnare ma doveva imparare: a riadattarsi, ad adeguarsi, ad essere flessibile nella stessa misura in cui per anni è stata l’esatto contrario. E adesso si avvicina un nuovo inizio, una ripartenza che deve avere lo slancio di chi vuole riprendere il cammino per recuperare il tempo perduto. GAM ha scelto di ripartire, perché il futuro dipende dal presente e il presente risente delle esperienze passate. Tre tempi, tre concetti e una sola porta che aspetta solo di essere aperta.
L’idea, diventata esigenza, è quella di “DISTANZIARSI QUANTO SERVE PER RIUNIRSI APPENA POSSIBILE”: significa ancora una volta fare i conti con passato, presente e futuro. Il know how montessoriano accumulato negli anni, la creatività capace di dare oggi un senso al necessario e poi la lungimiranza di prevederne un riutilizzo.
GAM riparte con il progetto “Scuole Migliori” in cui l’arredo scolastico è parte di un ambiente che deve essere riadattato e valorizzato nel tempo.
Significa pensare a soluzioni che oggi sono necessarie e che domani saranno migliorabili. Dai dispositivi per igiene e le aule semivuote, alla scuola come rete di spazi tutti da usare, fino alla didattica all’aperto. Un percorso possibile oltre le barriere e le limitazioni temporanee. Immaginiamo e costruiamo ambienti di apprendimento aperti, interconnessi, creativi. L’arredo è parte del cammino: oggi in un posto, domani in altro. Oggi per uno scopo, domani per una scoperta.
Un altro modo di portare a scuola il passato, il presente e il futuro.