La mente non è un vaso da riempire ma un fuoco da accendere. E il fuoco ha bisogno di ossigeno…
L’equazione è intuitiva e GAM l’ha risolta con l’aula all’aperto, facendo tesoro ancora una volta degli insegnamenti di Maria Montessori.
mente : scuola = ossigeno : spazio aperto
Mente sta a scuola come ossigeno sta a spazio aperto. Anche chi ha sempre faticato a raggiungere una sufficienza risicata in algebra al tempo del liceo, non può non accorgersi della linearità del ragionamento perché la scuola è la casa delle idee e GAM è sostanzialmente una nuova idea di scuola.
Scuola all’aperto tra origine e innovazione
Ossigeno e spazio aperto diventano così il passaporto per entrare in un mondo che si spinge oltre le apparenze e che trasforma un giardino in un’aula, un po’ come avveniva nell’antica Grecia ai tempi della paideia. Ma allora dove sta l’innovazione? Non nella sostanza ma nella forma. L’aula a cielo aperto diventa il pezzo di futuro più antico che possiamo immaginare.
L’ambiente stimola il sapere attivo
Ripensare l’aula diventa un modo per inventare spazi didattici originali, uscire dai confini fisici e dai limiti tradizionali. GAM trasforma gli arredi in veri e propri protagonisti dell’apprendimento armonizzati con l’esterno, che smette di essere un posto per svolgere solamente attività ludiche e sportive. “Questa stanza non ha più pareti” cantava Gino Paoli, ebbene l’aula concepita da GAM è esattamente come un cielo in una stanza che non riempie gli spazi ma che li valorizza.
E dove c’è “ossigeno”, dove c’è ragionamento non può trovare spazio il pregiudizio. Quello che potrebbe far pensare a qualcuno che il fatto di stare all’aperto provocherebbe distrazioni ai bambini. Contrariamente a tutto ciò, l’aula a cielo aperto acuisce la loro attenzione e concentrazione perché gli alunni si sentono in una dimensione favorevole, di apertura, molto più stimolante del senso di chiusura che si vive nelle stanze scolastiche. Aule all’aperto stimolano apprendimento di tipo esperienziale e sperimentale, ancorato all’ambiente in cui si sviluppa e tramite la relazione che il soggetto instaura con gli elementi che lo circondano, concetto sostenuto appunto anche da Maria Montessori. A contatto con l’ambiente si possono approcciare tutte le discipline del sapere perché ogni esperienza, ogni spunto quotidiano diventa un’opportunità per fare scuola. È una continua occasione di interdisciplinarità, che arricchisce ogni apprendimento.